A nulla sono servite le quasi 600 firme raccolte nel quartiere San Massimo per chiedere all’amministrazione di riattivare uno sportello anagrafe nel quartiere. Infatti, i consiglieri della maggioranza di Sboarina e della Lega che governano la Circoscrizione hanno bocciato questa sensata e sentita richiesta nel consiglio dell’11 novembre. 

La motivazione? Aprire uno sportello anagrafe oltre ad essere antieconomico, va contro al processo di digitalizzazione che sta subendo la PA. Poco importa quindi, per i colleghi consiglieri della Lega (Dario Pomari e Natale Fadini), di Verona Domani (Claudio Volpato, Luca Ferrari, Giorgino Garavaso, Danilo Massaro), di Famiglia è futuro (Andrea Cona) e del gruppo misto (Luisa Favari, Andrea Papadia), che ci sia una buona parte della popolazione (in particolare gli anziani, ma non solo) che sono impossibilitati ad accedere ai sistemi informatici. Questi cittadini evidentemente (per loro) devono arrangiarsi con le proprie famiglie!

Eppure la nostra proposta era semplice e a costo veramente ridotto. Quello che con la sfortunata petizione chiedevamo era di aprire un ufficio solamente per qualche giorno alla settimana in una stanza della sala civica di Via Anselmi. Quindi non si sarebbe dovuto sostenere alcun onere per la locazione di immobili privati o l’assunzione di nuovo personale, ma solamente un esiguo investimento iniziale per l’istallazione degli appositi dispositivi per erogare i servizi anagrafici.

Per chi volesse approfondire, può visionare la registrazione della seduta consiliare dal minuto 41 di QUESTO VIDEO.

Noi comunque non ci arrendiamo e vi terremo aggiornati sulla questione, anche se abbiamo capito che per vedere qualche cambiamento occorrerà aspettare le prossime elezioni amministrative all’esito delle quali Verona avrà un nuovo Sindaco e una nuova maggioranza, auspicabilmente diversi da quelli attuali!  

Riccardo Olivieri, segretario Circolo PD Enzo Biagi